ASPETTA UN ATTIMO by OBLOQUOR
Everas era davanti a me, il demone che da secoli tormenta le terre di Orimstal, l’essere che ha sterminato interi rami della nobile famiglia dei Crownhell si erge in tutta la sua potenza davanti a me: un corpo di donna sospeso a mezz’aria coperto a malapena da una veste violacea su cui brillano alcuni segni runici.
I suoi occhi sono bianchi e luminescenti come fulmini, le mani dalle unghie affilate stringono due sciabole fatte di un materiale sconosciuto, talmente oscuro che anche la notte sembra luminosa a confronto. Qua e la grumi di sangue le sporcano la veste, intorno a noi cumuli di cadaveri ammassati assistono al nostro scontro, i corvi intanto banchettano con le loro carni.
I miei compagni sono morti a causa sua, i miei fratelli come mio padre e suo padre prima di lui hanno perso la vita contro di lei. Stringo lo scudo, voglio essere pronto, la mia spada sta per rompersi e la mia vita si giocherà tutta nel prossimo attacco, devo stare attento. Vedo le sue lame emanare un’aura rossa, sta per attaccare, mi metto in posizione.
I miei compagni sono morti a causa sua, i miei fratelli come mio padre e suo padre prima di lui hanno perso la vita contro di lei. Stringo lo scudo, voglio essere pronto, la mia spada sta per rompersi e la mia vita si giocherà tutta nel prossimo attacco, devo stare attento. Vedo le sue lame emanare un’aura rossa, sta per attaccare, mi metto in posizione.
Un suono metallico ma allo stesso tempo melodioso riempie l’aria, Everas fa cadere le spade, i suoi occhi smettono di essere luminescenti e con le mani incomincia a tastare la veste. Ha abbassato la guardia, questo è il momento per colpire. Faccio appena in tempo a fare un passo avanti che subito tira fuori dalla veste uno strano artefatto luminoso, assomiglia ad una piccola mattonella. Alzo lo scudo per difendermi da un attacco, la musica si è fatta leggermente più forte, porta l’oggetto all’orecchio e la melodia smette. Poi il demone pronuncia delle strane formule <<Pronto? Si?…Aaaaah ma hai cambiato numero! Come stai? Benissimo allora! Puoi rimanere un attimo in linea?>>
Everas si volta verso di me, mette una mano sulla mattonella e poi mi parla <<Aspetta un attimo>> rimango impietrito, sembra stressata ed infastidita, cosa sarà mai successo al demone che flagella il mio mondo da secoli? Torna a pronunciare incantesimi all’artefatto luminoso.
<<No non dicevo a te, come a chi? Ma no nessuno, uno a caso non ti preoccupare, allora?>> Everas si fa scura in volto << Non è il momento dai,se ti ho detto che non è il momento non è il momento! No non sono arrabbiata, non è semplicemente il momento>> Everes incomincia a fissare il vuoto ed aggrotta la fronte mentre mugugna qualcosa di incomprensibile. Alza la voce, sembra esplodere << Ma perché devi sempre parlare di lui! Ti ho detto che è finita! Basta! Sempre con sta storia e che cazzo, sono adulta ormai non ho bisogno di qualcuno che mi dica che devo fare>> il demone ha alterato leggermente la voce, quasi come se stesse per piangere. Che sta succedendo? Che maleficio è mai questo?
<<No non dicevo a te, come a chi? Ma no nessuno, uno a caso non ti preoccupare, allora?>> Everas si fa scura in volto << Non è il momento dai,se ti ho detto che non è il momento non è il momento! No non sono arrabbiata, non è semplicemente il momento>> Everes incomincia a fissare il vuoto ed aggrotta la fronte mentre mugugna qualcosa di incomprensibile. Alza la voce, sembra esplodere << Ma perché devi sempre parlare di lui! Ti ho detto che è finita! Basta! Sempre con sta storia e che cazzo, sono adulta ormai non ho bisogno di qualcuno che mi dica che devo fare>> il demone ha alterato leggermente la voce, quasi come se stesse per piangere. Che sta succedendo? Che maleficio è mai questo?
<<Andiamo avanti che ho da fare, come cosa sto facendo? Sto meditando>> Il demone mi guarda, mette di nuovo una mano sulla mattonella <<Oh tu di dove sei?>> la domanda mi irrita ed inizio a rispondere, quest’essere vuole farmi perdere il controllo ma ha trovato la persona sbagliata <<Io sono ser Tallwood comandan…>>. <<Ti ho chiesto a che cosa stava pensando tua madre mentre tuo padre se la scopava per caso?Voglio sapere da dove vieni! Rispondi>> <<Sherendor>> Il demone torna a parlare con la mattonella << Sono a Sherendor perché? Ah vuoi sapere in che tempio sto…beh si te lo dico subito, aspetta un attimo>>. Il demone mi apostrofa di nuovo<<Dimmi il nome di una divinità>> <<Bellugor>>. Erveras torna a parlare alla mattonella <<Sto meditando nel tempio di Bellugor>> sul suo volto appare una smorfia di rabbia, poi si rivolge a me << Certo che sei un figlio di puttana! Avete non si sa quanti dei e tu mi dici quello della fertilità e dell’amore? Ma va fan culo!>>.
Torna a parlare con l’oggetto luminoso, sono sempre più disorientato <<No non ci sto male. Ti ho detto che sto benissimo cazzo! Perché devi rompere sempre le scatole dai! Non mi va di parlarne. Due secoli contenta! Non ho iniziato io è stato lui a tradirmi con quella troia!Che c’entra che non dovevo fare esplodere il mondo di quella puttana, a tutti capita di sbagliare. Ma che cazzo c’entra quanto tempo è che non scopo?! Saranno anche cazzi mie no?… Va bene, va bene, lo so che lo dici per me. Tre o quattro millenni adesso sei contenta?! No non voglio parlarne con nessuno… Non me ne frega niente che è bravo!… Ma che cazzo il tuo specialista è un mortale? Ma seriamente! Ma che fai prendi per il culo? …Ma no! No che cazzo! Non me ne frega niente! Ma che figura ci faccio? Secondo te io adesso dovrei prendere e andare a parlare con Mr. Nessuno?… Ma non me ne frega niente che si chiama Sigmund Freud, potrebbe chiamarsi pure Priapo per quel che vale… No! Non sto facendo macelli… Non ho ucciso nessuno… Si Parvati ho imparato a stare in compagnia, si cresce sai?!… Sono con un milione di entità, vedi?! Non ho bisogno di aiuto… Che differenza fa se hanno un corpo o se sono entità metafisiche…Ma cosa!… Ok… Lo so, lo so… Uno… Non gli ho fatto niente… Se ti ho detto che non gli ho fatto niente!… Forse… Forse… Oh che palle nessuno è perfetto e comunque se si sente solo può sempre fare dei figli no?… Che significa che uso i mortali?!… Ma non è vero!… Ok… Lo so…Lo so… Forse… Ti voglio bene anche io… Ci sentiamo dopo?.Sì… Ciao>>
Everas rimette la mattonella nella vesta e smette di fluttuare a mezz’aria, mi guarda, io ritorno in posizione di difesa, sono pronto a tutto. Si avvicina a me, sembra quasi impacciata. Il demone vuole confondermi, ma non mi farò sconfiggere tanto facilmente. Sento il suo sguardo penetrare il mio elmo, continua ad avere quell’ espressione di vergogna ed ansia in faccia, mi parla ancora <<Senti…ma…hai da fare venerdì?>> <<Che cos’ è venerdì?>>
ILLUSTRAZIONE: Valentina Viesti– Silvia Bartoli
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