FAME DI SUCCESSO by OBLOQUOR
Knight era seduto su un piccolo divano in finta pelle e guardava davanti a se, era agitato e con i nervi a pezzi, non aveva dormito per tutta la notte e anche dopo essersi ripulito l’odore di sigarette e caffè gli era rimasto addosso. Doveva consegnare una nuova storia all’ editore e il blocco dello scrittore non lo stava aiutando. Era diventato famoso a sedici anni e tutto quello che aveva guadagnato era stato speso in droghe ,alcol e donne, nonostante i presupposti, aveva raggiunto la veneranda età di 36 anni e riusciva ancora a scrivere il suo nome senza errori, ma non doveva pensare a questo adesso. Cerò di distrarsi guardandosi intorno, il lerciume del paesaggio urbano fuori dalla vetrata, pieno di fumi tossici e polveri sottili, stonava con la figura di Genna, la segretaria dell’editore: poteva avere al massimo 18 anni ma già mostrava un carattere da donna vissuta e distaccata. Le sue dita picchettavano velocemente sulla tastiera, la luce verde del monitor entrava in contrasto con il rosso vermiglio del rossetto ed il nero dei capelli ricci. Mentre aspettava il suo turno avrebbe potuto provarci e lei avrebbe sicuramente accettato, se solo avesse avuto una decina d’anni in meno, non fosse leggermente stempiato e invece di abitare in un monolocale ai confini della periferia vivesse in un mega attico in centro. Come se non bastasse la ragazza si accorse di essere osservata, ricambiò il suo sguardo con uno di quei sorrisi politicamente corretti con cui fece come non ci fossero speranze per uno come lui. Forse poteva prendere in giro se stesso ma gli altri non si sarebbero più fatti fregare. Doveva tirare fuori una storia decente o rischiava di perdere tutto, la Galacticus era la sua ultima possibilità, fallendo anche questa volta i creditori se lo sarebbero mangiato vivo. La voce melodiosa della segretaria lo richiamò dai sui pensieri annunciando che ora poteva accomodarsi nell’ ufficio di Broulex.
Si alzò sperando di camminare nel modo meno scomposto possibile, l’assenza di nicotina e caffeina si stavano facendo sentire. Le porte in metallo si aprirono ed entrò nella stanza, subito apparve la figura di Broulex: un enorme ammasso di gelatina verde dotato di tentacoli. In quella che molto probabilmente doveva essere la bocca stringeva un sigaro accesso, i suoi occhi giallo evidenziatore lo squadravano come se fosse l’ultimo dei pezzenti, e forse aveva ragione. Quel coso una volta non era nessuno, anzi era un pessimo attore che cercava di spacciarsi per un professionista. Lo avevano sbattuto fuori da ogni scuola di recitazione e non riusciva neanche a fare la comparsa sullo sfondo, poi un bel giorno un produttore euraniano lo contattò per fare la parte del cattivo in un film a luci rosse. Oggi è così ricco da potersi permettere una casa editrice a cui dedicarsi nel tempo libero. Quando si accorse di lui stava scarabocchiando qualcosa sulla sua scrivania in mogano.
“Mr. Knight” disse l’alieno “si accomodi vuole favorire?” un tentacolo li porse la scatola di sigari più chic che avesse mai visto, cercò di non cedere al bisogno di fumare “La ringrazio signor Broulex ma non sono un tipo da sigari”L’alieno lo squadrò ancora una volta con quegli occhi più simili a delle palle da biliardo “Molto bene, saltiamo i convenevoli e parliamo d’affari, allora grand’uomo cosa vuoi propormi?”. Avrebbe dovuto prendere uno di quei fottuti sigari e perdere tempo, giusto per avvicinarsi al mobile degli alcolici e rubare una o più bottiglie. Non aveva proprio niente, il blocco dello scritto gli aveva tarpato le ali e, non fumando quei dannati sigari, si era dato il definitivo calcio in culo per uscire da quell’ufficio come la nuova portata di un ristorante per cannibali. Provando a rimanere calmo Knight cercò di formulare frasi di senso compiuto.”Beh …per il mio nuovo bes … bes … libro… pensavo che avrei potuto…””No basta così non ci siamo per niente ” Broulex si tolse il sigaro dalla bocca ed incrociò i tentacoli. “Come scusi?” Knight non capiva cosa fosse preso all’editore ma c’era qualcosa di strano.
“No tranquillo non dicevo a te, dicevo all’autore” sul volto dello scrittore apparve un’ espressione confusa “Cosa?” Knight fisso negli occhi l’editore “Aspetta! Che vuoi fare?” “Nulla, volevo solo esprimere le mie osservazioni su questo racconto e su quella che secondo me dovrebbe essere il contenuta della sua futura produzione. Una consulenza artistica per farla breve” L’uomo si avvicinò alla scrivania e ci batté i pugni sopra “Senti ho capito che non ti piace fare l’alieno con il passato da schifo ma questa è anche la mia opportunità di sfondare! Tieniti le critiche per te e continua con la storia!” Broulex mise lentamente a posto il disordine che c’era sulla scrivania, poi rispose “No, penso proprio che ne parlerò con Lui” Knight si sedette su una delle poltroncine in finta pelle poi ricominciò a parlare, questa volta con un tono più amichevole “Amico non sei il primo personaggio con una caratterizzazione discutibile, ma cosa dovrei dire io? Sono il classico bambino prodigio che si è distrutto da solo, i capelli mi stanno cadendo, dipendo da ogni tipo di droga in circolazione ed ho un carattere del cazzo. Andiamo che razza di personaggio sono? Ma si deve pur sempre iniziare da qualche parte”
Mentre i due parlavano una porta bianca si materializzò al posto del mobile dei liquori . Si sentì un leggero cigolio e poi sulla soglia apparve un ragazzo spettinato con la barba sfatta, indossava una maglietta sporca, dei pantaloncini color beige scolorito e ad un discutibile paio di occhiali da sole con le lenti specchiate. Prese una sedia che nessuno aveva notato e si sedette accavallando le gambe. “C’è qualcosa che dovete dirmi?” Broulex cercò di prendere la parola ma fu subito interrotto da Knight “Signore è un piacere averla qui con noi, come sta? Le piace il suo lavoro? Ha altre idee brillanti ?”fu subito stoppato con un tranquillo cenno di assenso, poi l’Autore parlò di nuovo con un tono serio “Perché non ti fai un giro così parlo con Broulex?” Knight impallidì ed uscì dalla stanza a passi lenti. L’Autore tornò a fissare Broulex, fuori qualcuno era scoppiato a piangere supplicando la segretaria di sposarlo, farneticava qualcosa riguardo la storia che avrebbero raccontato ai loro figli una volta qualcosa del genere. “Ti infastidisce il rumore oppure possiamo parlare anche così?” l’alieno rispose guardando dall’ alto il basso il suo interlocutore “Le cose di cui vorrei parlare sono abbastanza importanti e preferirei che ci fosse silenzio” “Me ne occupo subito” l’Autore prese un taccuino sulla scrivania e scrisse qualcosa, un secondo dopo il rumore di un fucile a pompa troncò il piagnisteo, la segretaria incominciò ad urlare ed un secondo colpo portò di nuovo il silenzio. Broulex, leggermente imbronciato, riprese il discorso “Mi devi una segretaria nuova lo sai?” “Il mondo è pieno di segretarie” poi con un cenno della testa fece segno di proseguire, l’editore guardò la sua scatola di sigari e continuò con quello che aveva da dire “Sai avrei qualche consiglio per il tuo lavoro” l’Autore annuì “Bene, come stavo accennando prima, ti volevo parlare riguardo la direzione artistica che stai prendendo, sai lo scrivere racconti e cose così”
“Spara” disse l’Autore mentre si stiracchiava, Broulex lo guardò di sbieco per alcuni attimi “Prima di tutto devi cambiare la tua biografia, quella cosa non funziona e ti fa sembrare un disadattato. Il pubblico oggi vuole vedere altro: love story idiote, sesso e tutte queste stronzate” “Per esempio?” domandò l’autore togliendosi gli occhiali. “Per esempio perché invece di scrivere racconti brevi non scrivi della tua vita?” “Tipo?” l’alieno accese un altro sigaro “Parla del tuo passato, com’è stata la tua prima storia d’amore?” “Sono stato lasciato dopo quasi due anni, la mia ex aveva capito che nel suo futuro non voleva più avere legami” la gelatina verde aspirò avidamente il sigaro e tenne il fumo in bocca “E poi?” “Niente l’ho beccata in giro con un tipo che aveva conosciuto ad una fiera del fumetto il giorno prima” gli occhi di Borulex brillarono “Ecco di cosa stavo parlando! Pensaci un attimo, da chi è composto la maggior parte del pubblico che legge su internet?” “Da ragazzine con pessimi gusti”rispose l’autore mordendosi il labbro inferiore “Esatto! Loro amano le storie in cui si fa vedere che i ragazzi non sono tutti stronzi e cattivi, funzionerà sicuramente” “Si ma…” “Questa è la strada! Ci aggiungiamo pure qualche avventura gay e condiamo il tutto con un altissimo tasso di insicurezza!” e dicendo questo Broulex prese un altro sigaro dalla scatola per offrilo all’Autore “Sembra l’inizio di uno quei manga idioti, aspetta come si chiamavano yahoo… yogurt comunque si parla di gente che gioca con l’ano di altra gente” l’editore spezzò il sigaro “Non puoi scrivere certe cose se vuoi piacere alle ragazzine!”
“Questa roba non mi dice niente” rispose l’autore con aria annoiata “Devo ripeterti quello che ho detto prima?” “No ho capito, ma non sono una ragazzina di 13 anni che cerca l’approvazione di sconosciuti su internet. Ma poi scusa, con tutti il rispetto per il pubblico, ma perché dovrebbero interessarsi a quello che faccio nella mia vita privata?”Broulex alzò i suoi tentacoli in segno di resa “Ok Mr. Privacy, va bene cambiamo argomento” “Questa consulenza la vedo male” “Ho una nuova idea, questa ti piacerà sicuramente” “Come quella di prima?” domando l’altro con una leggera punta di cinismo “Vuoi ascoltarla sì o no?” l’Autore fece un cenno di assenso con la testa, era visibilmente infastidito. “Allora dato che ti piace scrivere racconti perché non lasci la fantascienza e ti dai al fantasy?” “Questa è un’idea interessante… continua” ed incominciò a tormentarsi la barba sul mento. “Che ne dici di una storia su un gruppo di adolescenti che devono alternare l’uccidere demoni alla loro vita di tutti i giorni con la scuola, i primi amori e gli amici?” L’autore si rimise gli occhiali da sole e fece un sospiro “Ti dico che non abito in America, non scrivo libri per ragazzi ed ho un pene” “Ma che problema hai?” domando Broulex sempre più adirato “Nessuno, ma immagino che alla fine questo gruppo di adolescenti debba anche risolvere i casini che hanno fatto gli adulti, giusto?” “Si esatto proprio così!” “Bene stavo incominciando a preoccuparmi che mi stessi proponendo qualcosa di vagamente originale, non l’ennesimo teen drama dove gruppetti di adolescenti troppo cresciuti in preda agli armoni fanno cose” “Ma come format funziona!” “Questa roba è merda ” si limitò a rispondere l’Autore tra i denti.
“Non puoi dire queste cose su internet, devi rispettare i gusti di tutti se no sei solo un heater e gli heaters non vendono” il ragazzo fulminò con lo sguardo l’alieno “Ti sembro un tipo che si mette a respirare anidride carbonica perché l’ossigeno è troppo mainstream?” “Ok va bene, perché allora non scrivi una fan fiction?” “Mi stai proponendo di scrivere riguardo Thorin Scudodiquercia che esplora il buco hobbit di Bilbo Baggins ? Oppure una storia in cui un ragazzo otaku deve dichiarare i suoi sentimenti ad una ragazzina qualunque che in realtà lo stalkera da dietro i cespugli?” “Ecco finalmente stai incominciando a capire quello che devi fare!” “Immagino che il prossimo passo sia mettersi d’accordo con un bravo disegnatore e continuare così per il resto della mia vita” la gelatina faticava a trattenere l’eccitazione “Lo vedi che se ti impegni capisci” “Posso dire una cosa?””Certo” disse Broulex mentre prendeva un altro sigaro dalla sua scatola con aria soddisfatta “Penso che seguirò il tuo consiglio”.
L’alieno guardò di sottecchi il suo interlocutore e si accese il sigaro “Sono o non sono il migliore?” l’Autore lo guardò negli occhi e risposte “No, prendi le tue idee preconfezionate alza il culo dalla scrivania ed esci dalla mia storia” Broulex era immobile come pietrificato, l’Autore lo incalzò nuovamente “Ripeto, prendi le tue idee del cazzo, alza il culo dalla scrivania ed esci fuori dalla stanza” la gelatina verde scoppiò in lacrime “Ma perché!” l’Autore non si scompose e si limitò ad indicare la parta, Broulex prese la sua scatola di sigari e fece per andarsene ma l’Autore gliela strappò di mano “La scatola dei sigari è mia, adesso muovi quel culo flaccido fuori dalla mia storia”. Le porte si aprirono e si richiusero non appena l’alieno uscì fuori dalla stanza, l’Autore si stiracchiò poi parlò di nuovo “Knight potresti entrare un attimo, avrei delle cose da discutere con te”. Un uomo senza testa entrò zoppicando nella stanza mentre stringeva tra le mani una poltiglia sanguinolenta che macchiava il pavimento “Amico siediti non ce la faccio a vederti li in piedi ” l’uomo si sedette sulla poltroncina in finta pelle vicino alla scrivania “Sai il tuo personaggio è proprio interessante, penso che con qualche piccolo ritocco si possa fare qualcosa di divertente” un gorgoglio di approvazione proveniente dalla poltiglia fece da risposta a quelle parole, l’Autore sorrise soddisfatto.
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