FUGGITI NELLA FORESTA by OBLOQUOR

Nessuno poteva aspettarsi una cosa del genere, nessuno poteva immaginare quello che è successo. Prima è stata colpita la chiesa e dopo la centrale di polizia, stiamo ancora contando i morti, la città è stata messa a soqquadro e io sono l’unico idiota che li sta inseguendo nella foresta. Devo essere pazzo ma Hank e la sua famiglia sono in pericolo, non lascio un amico a morire.
Sono arrivati dopo il tramonto, probabilmente è colpa loro se su alcuni alberi abbiamo trovato degli strani segni i giorni scorsi, gli animali non facevano altro che fare casino. Ci aspettavamo una tempesta di quelle che si fa fatica a dimenticare, ma nulla come quelle due cose. Alcuni poliziotti hanno trovato il corpo straziato di Padre Edward vicino ad una parete semidistrutta della cappella, prima di interrompere il contatto radio per controllare l’origine di strani rumori provenienti dalla sacrestia. Nessuno sa dove sono finiti adesso. Quelle cose si sono dirette verso il centro seminando distruzione e morte. Avevo ricevuto una chiamata dello sceriffo, mi intimava di correre alla centrale perché avevano bisogno di tutti gli uomini in grado di usare un arma, ma una volta arrivato la maggior parte delle forze dell’ordine erano ridotte ad un ammasso informe di carne e sangue. Poi li ho visti: due esseri mostruosi uno simile ad un cane l’altro ad un albero dotato di braccia, il loro fetore appestava l’aria ed emettevano versi spaventosi. Abbiamo iniziato a sparare con tutto quello che avevamo e l’unica cosa che siamo riusciti ad ottenere è stato metterli in fuga. Hanno sfondato il mio pick-up, e poi si sono messi a correre dentro la foresta sradicando gli alberi che ostacolavano il loro percorso. Noi sopravvissuti siamo saliti sulle volanti della polizia e abbiamo incominciato a seguirli in caso avessero avuto intenzione di tornare in città, ma non è stato così. Saranno state le luci o il fatto di non voler ricevere un’altra pioggia di piombo, ma quelle due cose hanno deciso di inoltrarsi nella foresta, gli altri hanno deciso di riorganizzare una difesa nel mentre qualcuno avvisava la guardia nazionale, io no. Quelle cose stavano andando verso la casa di Hank e io non lascio un amico a morire. Mi hanno dato una volante della polizia, una torica e alcune munizioni per il mio fucile, dopodiché mi sono diretto in auto dentro la foresta.
Spero di non arrivare troppo tardi, spero che Hank e la sua famiglia siano ancora vivi, non mi importa che cosa mi succederà, quei mostri possono farmi fuori ma non resterò fermo a guardare. I fari illumino la strada accidentata, ci sono delle orme e ai lati gli alberi sono stati letteralmente fatti a pezzi. La radio della polizia mi tiene aggiornato sui movimenti dei sopravvissuti in città, devo fermare quelle cose. Continuo a correre sempre più velocemente, vedo che le orme sulla strada scompaiono e si inoltrano nel fitto del bosco lasciando dietro di se la vegetazione distrutta. Scendo e mi inoltro nella voragine aperta dai mostri. Incespico più volte, sono stanco ed ho il respiro pesante ma non posso fermarmi. Sento dei rumori, qualcosa si avvicina, accendo la mia torcia e vedo delle figure avvicinarsi. Prendo la mira ma poco prima di sparare una voce mi  chiama “Glenn o mio Dio sei tu!” è Grace, la moglie di Hank insieme ai suoi due figli. “Glenn ti prego devi aiutare mio marito, è rimasto in casa con quelle cose ti prego aiutalo” “Farò il possibile! Voi proseguite verso la strada c’è la macchina con cui sono arrivato, prendetela e tornate in città! Ditegli di mandare qualcuno! Dobbiamo fermare tutto questo!” mi separo da loro e continuo ad avanzare verso la casa di Hank. Sto correndo da più di mezz’ora, le gambe non mi reggono più mentre in bocca ho un orribile sapore di sangue e ferro; i miei polmoni sembrano voler uscire fuori dalla cassa toracica. Sento il rumore di alcuni spari, non sono lontani, urlo “Hank resistiti!”
Quando vedo la casa sento solo i versi abominevoli dei due mostri, poi il bagliore di un altro sparo mi fa ancora sperare “Hank sto arrivando!”. Corro come un pazzo verso la porta scardinata, il mio corpo è arrivato al limite e il solo respirare mi costa una fatica immensa; i versi dei mostri non si sentono più, lancio la mia torcia dentro la porta e subito si illumina una sagoma enorme. Esplodo alcuni colpi e la vedo accasciarsi a terra. Entro dentro, guardo a cosa ho appena sparato e vedo che tra le mani stringe il fucile di Hank mentre dalla testa, priva di occhi, cola sangue copiosamente. Sento dei rumori provenire dal soggiorno, il pavimento è bagnato quasi come se in casa ci fosse uno stagno, ricarico il mio winchester  ed entro nella stanza. Il corpo del mostro simile ad un albero perde acqua mentre Hank lo prende a calci e pugni.
Ha il respiro pesante, lo illumino con la torcia, smette di colpire la carcassa  e si gira verso di me con sguardo indagatore, ma poi mi riconosce “Glenn! Amico come stai?”  “Vorrai dire come stai tu, Hank tutto bene?” non sembra capire ma poi il suo volto si illumina “Ah dici questo macello! No bello nulla di grave, solo due stronzi che hanno provato ad alzare la cresta” “A me sembrano qualcosa di più di due semplici stronzi” “Fatto sta che rimangono stronzi! Senti stronzate a parte ti va una birra, questi due stronzi mi hanno rotto anche il frigo e l’ultima cosa che voglio è bere birra calda” “Hank! Due mostri ti hanno appena distrutto casa e tu pensi a bere birra?” “Sembri mia moglie, che cazzo se non volevi una birra bastava dirlo!” “Non ho detto che non voglio la birra, sai quanto ho dovuto correre per arrivare a casa tua? Ci starebbe proprio bene una birra adesso” “Allora vado a prendere la birra, mettiti comodo sul divano che ci rivediamo Il Cacciatore, lo danno in seconda serata oggi”, Hank andò in cucina a prendere le birre. “Dai che figata!” “L’hai detto Glen” “Hank ma tu che ne pensi del discorso che fanno sulla caccia usando un solo colpo?” “Penso che siano un mucchio di stronzate, quando vado a caccia voglio poter riempire di piombo ogni fottuto animale che incontro” “Ma non è un po’ da stronzi?” “Non lo so Glen, ma alla fine non penso che per gli animali cambi qualcosa” “Sarà… ma quanto ci metti a prendere le birre!” “Ehi non fare lo stronzo! Non mi ricordo se ho messo le birre in frigo o in freezer vicino la carne di cervo”.
ILLUSTRAZIONE:TheUnconfidentArtist

Commenti

Post più popolari