LEGGERE by OBLOQUOR
Leggere…. leggere è una delle cose più importanti nella vita di un individuo, trovare tempo per la lettura significa togliere tempo ad altro. A me piace toglierlo all’ansia e alla disperazione. Quando sei un soldato della prima linea, stipato insieme ad altre migliaia di persone in un’ enorme nave cargo, si può assistere agli spettacoli più agghiaccianti.
Gli psicologi del Partito stanno cercando ancora una soluzione. Le zone più pericolose della nave sono quelle della sala macchine e della poppa. Molti soldati si suicidano facendosi bruciare dentro i motori della nave, per avvicinarsi usano la scusa di abituarsi all’inferno della prima linea, ma niente è peggio della prima linea: esplosioni, urla, proiettili, raggi laser che scendono dal cielo e morte. Davanti questa prospettiva, non sono pochi quelli che preferiscono gettarsi dentro i motori della sala macchine.
Per ovviare al problema dei corpi, che potrebbero influire sul rendimento della sala macchine, è stata apportata una modifica che permette ai motori di poter sfruttare tutta l’energia chimica di un corpo umano. Per queste cose il Partito riesce a muoversi subito, quando si tratta di occuparsi dei cittadini, allora i tempi sono interminabili.
I drogati e i depravati si divertono a poppa, dietro l’impianto elettrico dismesso; girano voci su alcuni feticisti che si sono sciolti in una poltiglia informe dopo aver collegato al sistema elettrico della nave uno dei loro giocattolini. Ma che alternative ci sono alla fine? L’alternativa è rimanere dentro la stiva di questa ex nave da crociera annichilendosi guardando i compagni: alcuni si tagliano o piangono come bambini per la disperazione.
Finire in prima linea è forse la cosa più vicina alla pena capitale, l’unica differenza è che la morte arriva più lentamente. Molti pensano ai fratelli rimasti a casa o a quelli che li hanno preceduti, altri chiamano con insistenza le loro madri mentre ogni tanto qualcuno si accascia a terra senza vita, dopo essersi tagliato le vene dei polsi. Tutti lo sanno, in prima linea non c’è spazio per gli eroi, nessuno di noi verrà ricordato se non con una statua in bronzo o in pietra che verrà deformata dalle piogge acide.
La morte, qui la morte ha già vinto, ma non è così male dopo tutto. Prima di essere reclutato facevo il fattorino per una sottosezione del fisco, il mio compito era quello di portare le notifiche di sfratto a chi non era in regola con i pagamenti. Questo non succede ai banchieri o agli strozzini che guadagnano sulla miseria degli altri. No assolutamente, queste cose succedono solo ai padri di famiglia, uomini onesti che si spezzano la schiena per mandare avanti i propri figli. Erano loro le persone a cui dovevo consegnare la lettera in cui il Partito annunciava come; il loculo di casa in cui vivevano sarebbe stato rivenduto entro quarantotto ore dalla loro firma sull’ apposita riga.
Non scorderò mai quello che ho visto mentre lavoravo: disperazione, fame, angoscia. Ho potuto toccare tutto questo con mano. Chissà cosa passa per la testa agli altri,che come me si trovano immersi in questo inferno, ma non si piegano e continuano a guardare avanti verso il portellone; quasi come se dovesse aprirsi da un momento all’ altro.
Io leggo, io leggo e rimango sano di mente, o almeno ci provo…
ILLUSTRAZIONE: Ocio
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