PIÙ VELOCI DELLA LUCE MA NON DEL PENSIERO by OBLOQUOR
Mi trovo nello spazio inesplorato,davanti a me l’universo con la luce della sue stelle si mostra in tutto il suo splendore, il loro bagliore si riflette sul mio volto e penso. Solo la luce artificiale dell’impianto di illuminazione e il lampeggiare dei satelliti pubblicitari, pronti a condurti nei peggiori spazioporti della galassia, turbano questo spettacolo meraviglioso. Insieme a me c’è solo Ille, un eruniano dell’emisfero Sud, del tutto simile a me, le uniche cose a differenziarci sono la sua massa muscolare, due volte superiore a quella umana, e la pelle blu. Guarda fuori dalla navetta con aria triste e sembra indifferente alla bellezza dell’infinito.
-A che pensi?- Ille si gira e mi guarda con il suo sguardo indagatore.
-Come hai detto scusa?- L’alieno si mette a braccia conserte appoggiando la schiena contro il vetro.
-Nulla mi chiedevo semplicemente a cosa stessi pensando- In realtà credo di aver già capito cosa è successo ma le frasi di rito sono importanti dopo tutto.
-Nulla, all’ ultimo spazioporto mi sono collegato all’ infrarete e ho scoperto che… la mia ragazza è scappata con un predicatore rastafariano per…. scoprire veramente chi è- Il mio compagno di viaggio si rigira verso il vetro dell’astronave, guarda un punto indefinito nel vuoto siderale e tace.
-Mi dispiace Ille so quanto ci tenevi- Cerco di affrontare il problema anche se detesto queste situazioni, l’amore è qualcosa di sopravvalutato.
-Almeno… la prossima volta che torno sul mio pianeta posso rivendere l’anello che le avevo comprato- Ille fa scricchiolare le vertebre del collo poi mi fissa per alcuni secondi.
-Non sarà per caso quello stesso anello per cui hai dovuto far fuori tutti quei mercenari della confederazione, vero ?- Probabilmente potrei risparmiarmi questo tipo di osservazioni, ma quel dannato anello ci ha messo nei casini più del dovuto, quando si parla dei mercenari della confederazione la morte è l’ultimo dei tuoi problemi.
-Sì… proprio quello- Ille abbassa lo sguardo, probabilmente ha capito il vero motivo della mia domanda, adesso però devo fare qualcosa se no rischio di finire contro una meteora la prossima volta che lo lascio ai comandi della nave.
-Dai non te la prendere, hai presente quella cosa che dicono sul fatto che tutti cercano qualcuno di simile alla propria madre per una relazione? Beh… come molte cose anche questa è vera a metà, non cerchi veramente tua madre ma qualcuno che sia in grado di starti vicino come lei. Niente di più e niente di meno, le madri sono le prime a volerti bene e ad amarti per quello che sei.Quindi tranquillo riconoscerai quella giusta quando troverai quest’amore- Lo sguardo di Ille si illumina.
-Quindi per fare prima… potrei fottere mia madre!- La mia faccia diventa un misto tra sdegno e ammirazione, avevo sentito parlare della scarsa capacità degli eruniani di intendere i concetti astratti, ma questo era troppo anche per un eruniano.
-No imbecille! Sto cercando solo di spiegarti che non devi starci male, semplicemente non era quella giusta per te!- Ille corruga la fronte e sembra continuare a pensare per alcuni minuti, poi rompe il silenzio: -Non ho capito-. A volte penso di aver trovato l’unica forma di vita non intelligente dell’intera galassia, gli occhi brillarono ancora.
-Aspetta! Forse ho capito, ci stai provando con me! Perché sai io non ho mai provato, ma sono aperto a nuove esperienze – Il mio compagno di viaggio si avvicina e a giudicare dal’espressione, sembra avere intenzioni troppo amichevoli.
L’universo ha i suoi modi per mandarti a fare in culo, ad alcuni fa esplodere il pianete mentre si trovano dall’altra parte della galassia e ad altri invece da come compagno di viaggio un eruniano rincoglionito – Ille con tutto il rispetto verso la tua voglia di metterti in gioco, ma prova solo a pensare un’altra volta di mettimi le mani addosso e ti faccio a pezzi con il mio laser!- Per sicurezza porta la mano alla fondina, non dubito del buon senso di Ille ma in caso contrario voglio trovarmi pronto. – Io volevo solo…- Adesso la mia mano stringe il calcio della pistola: -Ho appena tolto la sicura, non ti conviene finire la frase!-
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