DASS MODEL #1
Salve a tutti ragazzi e benvenuti al
primo appuntamento della mia rubrica… sono Carmen e spero che
l’argomento di cui oggi andremo a trattare possa catturare la
vostra attenzione. Siamo nel mese di Settembre, ormai
riprende la nostra vita quotidiana. Tornati dal mare, salutiamo i
nostri costumi da bagno (cari amici e compagni di avventura).
Tutti noi siamo abituati a vedere i
costumi come il due pezzi o unico pezzo per donne, e slip
o boxer per uomini, ma ripercorrendo la storia, è evidente come
questo capo d’abbigliamento si è evoluto nel tempo :
- Nel diciottesimo secolo, in Giappone, gli uomini usavano per fare il bagno il tradizionale Fundoshi, mentre donne apposite gonne;
- Nel diciannovesimo secolo invece, le donne scendevano in spiaggia avvolte in abbondanti mantelli;
- Fino i primi decenni del 1900, i costumi femminili rimasero abbastanza castigati (le donne dovevano mantenere un certo candore della pelle per esprimere purezza), mentre quelli maschili si ridussero a un semplice pezzo intero e corto, con oblò sotto le ascelle;
Per quanto riguarda i materiali
troviamo tessuti quali jersey, lana, seta e taffetas durante il corso
della storia arrivando a quelli attuali quali cotone o filo sintetico
decorati con paillettes, similpelle, disegni floreali i cui colori
variano da quelli sgargianti e fluo a quelli più tenui e neutri.
Adesso lascio a voi e alla vostra
immaginazione il confronto tra il nostro beneamato costumino a fascia
e il mantellone ottocentesco… ALLA PROSSIMA!!!
L'articolo che avete letto è stato scritto e disegnato da Carmen, per non perdere questa ed altre fantastiche rubriche iscriviti al nostro canale Telegram, segui il profilo Instagram dell'RR oppure metti mi piace alla nostra pagina Facebook