INSIDE#2
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Nell'articolo di oggi conosceremo di più Cosmopoliti, disegnatore, che ci racconterà un po' di lui e dell'origine del suo nome d'arte ... vuoi saperne di più? Continua a leggere!

CHI SEI?
Chi sei e cosa fai?Il mio nome d'arte è Cosmopoliti, il nome ha origine da una lezione di Italiano al liceo; La prof stava spiegando gli umanisti e tutti erano distratti, ad un certo punto alza la voce quando pronuncia la parola "cosmopoliti" ed io sobbalzo poiché il mio cognome e Politi, i compagni di classe mi hanno preso per il culo e da quel giorno uso questo pseudonimo. Oggi, invece di sobbalzare sui banchi di scuola, nel tempo libero disegno e scrivo fumetti, mi piace realizzare anche illustrazioni e delle veloci animazioni, studio infatti per fare l'animatore o come minimo il motion graphic designer.
QUANDO HAI INIZIATO A DISEGNARE?
La passione per i fumetti mi è nata quando avevo 6 anni. Essendo Pugliese l'estate si andava, tutti in famiglia, in spiaggia. Visto che ci si passava tutta la giornata e le ore per smaltire le lasagne erano infinite, mio padre comprava sempre dei fumetti per farmi passare il tempo. Ricordo ancora gli Alan Ford e i RatMan sporchi di sabbia. Ho iniziato ad approcciarmi seriamente solo a 24 anni, era un periodo in cui non avevo voglia di studiare e quindi ho cominciato per sentirmi meno in colpa, almeno mi mettevo di impegno su qualcosa di serio.
QUALI DIFFICOLTÀ HAI AVUTO AGLI INIZI?
Le mie prime difficoltà erano sull'autostima, per quanto mi è sempre piaciuta l'idea di fare fumetti non mi sono mai ritenuto abbastanza bravo o capace di imparare. Per fortuna crescendo la visione e l'importanza che si danno alle cose cambiano ed oggi mi ritengo capace ma di sicuro non al mio massimo.
QUALI ERANO I TUOI MODELLI?
Da piccolo adoravo Rat-Man e Leo Ortolani è stato il mio fumettista preferito per molti anni. Crescendo sono passato ai manga, credo che Oda con One Piece sia stato ed è tutt'ora la mia massima aspirazione, anche Sorachicon Gintama mi ha accompagnato per tanti anni. Oggi mi piacerebbe realizzare un fumetto simile a Gintama.
COME TI APPROCCI AL DISEGNO?
Principalmente scrivo racconti a fumetti brevi, vignette per Instagram. Solitamente sono storie sulla mia città o ispirati da notizie assurde reperite sui social. Mi diletto anche nel disegnare, questo più per esercizio e per tentare tecniche diverse. All'inizio non sapevo disegnare manco per la ceppa, lo studio sull'anatomia era obbligatorio, per questo usavo, e spesso lo faccio ancora, foto come riferimento che ricalco e cerco di modificare nel mio stile. Adoro usare programmi di compositing come After Effects, per questo quando inizio un nuovo lavoro tendo un occhio all'idea di animazione ed effetti speciali; in questo modo sopperisco alle mie mancanze di anatomia e dinamismo con le tecniche moderne. Sicuramente occuparmi di queste cose mi ha cambiato, in primis adesso ho una valvola di sfogo per quando sono triste o incazzato ma, anche per momenti di gioia. Qualsiasi cosa facessi prima di approcciarmi al disegno mi lasciava insoddisfatto o mi faceva sentire inadeguato, adesso sono sempre tranquillo e sento di avere qualcosa di mio. In più mi è utilissimo per quando voglio approcciare le ragazze.
QUALI SONO OGGI I TUOI MODELLI?
Oggi seguo tantissimo gli autori online, negli anni universitari ho seguito Zerocalcare senza sosta (oggi il mio autore italiano preferito). Ricordo di essere andato ad una presentazione di quest'ultimo a Torino ed di aver chiesto perché avesse iniziato. La sua risposta è stata "per cazzeggiare con i miei amici" ed allora ho pensato "Vabbè allora lo faccio pure io". Seguo tantissimo anche studi di motion graphic e design per rimanere aggiornato sui programmi per l'editing e la composition.
QUALI PROBLEMI DEVI AFFRONTARE OGGI?
Che spesso non so come si realizza una cosa o un effetto e finché trovo un tutorial soddisfacente o capisco come realizzarlo spacco tutto per la rabbia. Un altro problema è quello dell'ispirazione, spesso e volentieri mi escono cose banali su cui preferisco sputare sopra.
CHE CONSIGLI DARESTI A CHI VUOLE INIZIARE A DISEGNARE?
Sicuramente di approcciarsi ed iniziare, che se passi anni a chiederti se puoi mai farcela e poi quando cominci scopri che non ti piace ti tagli le palle.
QUALI OBIETTIVI HAI RAGGIUNTO? QUALI SONO QUELLI FUTURI?
Nella mia città c'è una statua di Augusto in mezzo alla piazza, molti non sanno neanche che si tratti di lui. Il mio obbiettivo e buttarla giù per sostituirla con una mia.
COME CHIUDERESTI QUESTA INTERVISTA?
Vado a mangiarmi riso, patate e cozze.
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Nell'articolo di oggi conosceremo di più Cosmopoliti, disegnatore, che ci racconterà un po' di lui e dell'origine del suo nome d'arte ... vuoi saperne di più? Continua a leggere!

CHI SEI?
Chi sei e cosa fai?Il mio nome d'arte è Cosmopoliti, il nome ha origine da una lezione di Italiano al liceo; La prof stava spiegando gli umanisti e tutti erano distratti, ad un certo punto alza la voce quando pronuncia la parola "cosmopoliti" ed io sobbalzo poiché il mio cognome e Politi, i compagni di classe mi hanno preso per il culo e da quel giorno uso questo pseudonimo. Oggi, invece di sobbalzare sui banchi di scuola, nel tempo libero disegno e scrivo fumetti, mi piace realizzare anche illustrazioni e delle veloci animazioni, studio infatti per fare l'animatore o come minimo il motion graphic designer.
QUANDO HAI INIZIATO A DISEGNARE?
La passione per i fumetti mi è nata quando avevo 6 anni. Essendo Pugliese l'estate si andava, tutti in famiglia, in spiaggia. Visto che ci si passava tutta la giornata e le ore per smaltire le lasagne erano infinite, mio padre comprava sempre dei fumetti per farmi passare il tempo. Ricordo ancora gli Alan Ford e i RatMan sporchi di sabbia. Ho iniziato ad approcciarmi seriamente solo a 24 anni, era un periodo in cui non avevo voglia di studiare e quindi ho cominciato per sentirmi meno in colpa, almeno mi mettevo di impegno su qualcosa di serio.
QUALI DIFFICOLTÀ HAI AVUTO AGLI INIZI?
Le mie prime difficoltà erano sull'autostima, per quanto mi è sempre piaciuta l'idea di fare fumetti non mi sono mai ritenuto abbastanza bravo o capace di imparare. Per fortuna crescendo la visione e l'importanza che si danno alle cose cambiano ed oggi mi ritengo capace ma di sicuro non al mio massimo.

QUALI ERANO I TUOI MODELLI?
Da piccolo adoravo Rat-Man e Leo Ortolani è stato il mio fumettista preferito per molti anni. Crescendo sono passato ai manga, credo che Oda con One Piece sia stato ed è tutt'ora la mia massima aspirazione, anche Sorachicon Gintama mi ha accompagnato per tanti anni. Oggi mi piacerebbe realizzare un fumetto simile a Gintama.
COME TI APPROCCI AL DISEGNO?
Principalmente scrivo racconti a fumetti brevi, vignette per Instagram. Solitamente sono storie sulla mia città o ispirati da notizie assurde reperite sui social. Mi diletto anche nel disegnare, questo più per esercizio e per tentare tecniche diverse. All'inizio non sapevo disegnare manco per la ceppa, lo studio sull'anatomia era obbligatorio, per questo usavo, e spesso lo faccio ancora, foto come riferimento che ricalco e cerco di modificare nel mio stile. Adoro usare programmi di compositing come After Effects, per questo quando inizio un nuovo lavoro tendo un occhio all'idea di animazione ed effetti speciali; in questo modo sopperisco alle mie mancanze di anatomia e dinamismo con le tecniche moderne. Sicuramente occuparmi di queste cose mi ha cambiato, in primis adesso ho una valvola di sfogo per quando sono triste o incazzato ma, anche per momenti di gioia. Qualsiasi cosa facessi prima di approcciarmi al disegno mi lasciava insoddisfatto o mi faceva sentire inadeguato, adesso sono sempre tranquillo e sento di avere qualcosa di mio. In più mi è utilissimo per quando voglio approcciare le ragazze.
QUALI SONO OGGI I TUOI MODELLI?
Oggi seguo tantissimo gli autori online, negli anni universitari ho seguito Zerocalcare senza sosta (oggi il mio autore italiano preferito). Ricordo di essere andato ad una presentazione di quest'ultimo a Torino ed di aver chiesto perché avesse iniziato. La sua risposta è stata "per cazzeggiare con i miei amici" ed allora ho pensato "Vabbè allora lo faccio pure io". Seguo tantissimo anche studi di motion graphic e design per rimanere aggiornato sui programmi per l'editing e la composition.
QUALI PROBLEMI DEVI AFFRONTARE OGGI?
Che spesso non so come si realizza una cosa o un effetto e finché trovo un tutorial soddisfacente o capisco come realizzarlo spacco tutto per la rabbia. Un altro problema è quello dell'ispirazione, spesso e volentieri mi escono cose banali su cui preferisco sputare sopra.
CHE CONSIGLI DARESTI A CHI VUOLE INIZIARE A DISEGNARE?
Sicuramente di approcciarsi ed iniziare, che se passi anni a chiederti se puoi mai farcela e poi quando cominci scopri che non ti piace ti tagli le palle.
QUALI OBIETTIVI HAI RAGGIUNTO? QUALI SONO QUELLI FUTURI?
Nella mia città c'è una statua di Augusto in mezzo alla piazza, molti non sanno neanche che si tratti di lui. Il mio obbiettivo e buttarla giù per sostituirla con una mia.
COME CHIUDERESTI QUESTA INTERVISTA?
Vado a mangiarmi riso, patate e cozze.
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