Tra Miti e Segni - 1° Vergine by Blauba

Tra Miti e Segni


Vergine
23 Agosto/ 22 Settembre 

Leggende, racconti, favole, finzioni, verità...
I segni zodiacali vengono da sempre studiati, fin dai tempi antichi, e ancora oggi non si sa se sono
davvero connessi all'uomo o se sono solo semplici fantasie per darci delle risposte su noi stessi.
C'è chi ci crede così fermamente da voler leggere l'oroscopo tutti giorni e chi invece li ripudia come
se fossero solo fandonie.
Io personalmente, un po' ci credo.
Ma non sono qui per farvi l'oroscopo del giorno, del mese o dell'anno.
Questo lo lascio fare ai veri astrologi.
Vorrei, invece, raccontarvi i miti e le leggende legate ai segni zodiacali.
Mi piacerebbe raccontarvi mese per mese, la mitologia legata al segno del periodo e sperare possa
incuriosirvi o stupirvi come è successo a me quando ne sono venuta a conoscenza.
Ebbene, partiremo per questo dal Segno della Vergine –
Un segno di Terra, caratterizzato dal suo grande senso del dovere e dalla purezza d'animo, ma anche
dall'estrema sensibilità e il continuo bisogno di avere controllo della situazione.
Tutte queste caratteristiche, le si ritrovano nel mito a lei legato, ovvero:

il mito di Demetra e Persefone.

Secondo la mitologia greca, la Vergine è la personificazione della Dea dell'agricoltura: Demetra –
sorella di Zeus, da cui ebbe una figlia di nome Persefone.
Un giorno, Persefone, mentre era insieme a delle altre compagne nel bosco, si allontanò da loro
ammagliata da un bellissimo narciso. Mentre era in procinto di coglierlo però, si aprì ai suoi piedi
una voragine da cui uscì Ade, il Dio dell'oltretomba, che la rapì per farne di lei sua sposa.
Demetra, accortasi che sua figlia era scomparsa, corse per tutto il mondo alla sua ricerca, sino alle
regioni più remote della terra.
Ma per quanto cercasse, non trovò alcuna traccia di lei.
All'alba del decimo giorno di ricerca, venne in suo aiuto Ecate (Dea degli incantesimi) che le svelò
di aver udito le urla di Persefone, ma senza saperle dire il nome del rapitore.
Così, le consigliò di chiedere al Dio del Sole, Elios, e così fece.
Questo le disse la verità, ovvero che a rapire sua figlia era stato Ade, dopo che aveva avuto il
consenso da parte di Zeus stesso.
La rabbia e l'angoscia di Demetra esplosero. Si sentì tradita dalla sua stessa famiglia.
Abbandonò l'Olimpo e per vendicarsi, decise di non far più germogliare alcun seme e alcun frutto
sulla terra, così che la razza umana si sarebbe estinta nella carestia più totale, e così facendo
avrebbe fatto si che i suoi cari fratelli non avrebbero più potuto ricevere i sacrifici votivi degli
uomini di cui erano tanto orgogliosi.
Gli umani disperati, iniziarono a supplicare il grande Zeus e ogni divinità esistente di salvarli,
sempre più morenti a causa della fame, così come anche le divinità stesse che non potevano più
sopportare questa situazione.
Zeus si trovò dunque costretto a inviare un messaggio a Ade, dicendogli di rendere Persefone alla
madre per placare la sua ira e Ade, inaspettatamente, non recriminò alla decisione del fratello ma,
anzi, esortò la sua dolce sposa ad andarsene.
Ma prima di questo, le fece mangiare 6 chicchi di melograno, ignara di ciò che avrebbe comportato:
chi si nutre di un qualsiasi cibo del regno dei morti, non potrà mai più far ritorno nel regno dei
vivi. Persefone quindi, avendo mangiato solo sei chicchi, poteva uscire ma solo per sei mesi,
dovendo così far ritorno negli inferi gli altri sei mesi seguenti.
Finalmente tornata a casa, Demetra scoppiò così tanto di gioia che la terra tornò fertile e il mondo
riprese a godere dei suoi doni.
Ma quando scoprì dell'inganno teso da Ade, la sua tristezza tornò a farle padrona.
Fu allora che Demetra decretò che nei sei mesi che Persefone fosse stata nel regno dei morti, nel
mondo sarebbe calato il freddo e la natura si sarebbe addormentata, dando origine all'autunno e
all'inverno, mentre nei restanti sei mesi la terra sarebbe rifiorita, dando origine alla primavera e
all'estate
Per questo, l'apparizione della costellazione della Vergine viene associata alla figura di Demetra:
la sua comparsa in cielo, era un chiaro avviso che l'estate stava finendo per lasciare posto
all'autunno, esattamente come la madre che alla fine dell'estate torna a crogiolarsi nel suo dolore,
lasciando le terre al freddo e al gelo.
In verità, legata alla Vergine esistono altri due miti greci: uno legato alla figura di Dike (una delle
tre Ore, che governavano il tempo agli inizi dell'era di Zeus) e uno legato alla figura di Cassandra
(umana in grado di predire il futuro per merito di Apollo, ma condannata da lui stesso a non essere
mai creduta da nessuno).
Personalmente però, tra i vari miti letti, credo che il racconto di Demetra sia quello più affine alla
figura della Vergine, non solo per la costellazione legata al periodo dell'anno, ma proprio per il
carattere di Demetra che si rispecchia totalmente nel carattere medio della Vergine: una figura forte,
con obiettivi precisi e un amore incondizionato per la famiglia, ma che se tradita o trattata male sa
come difendersi pur di ottenere ciò che vuole, nonostante la sofferenza e il dolore che proverebbe
nel mentre.
Spero davvero che questa rubrica possa interessarvi, anche solo come semplice curiosità sui miti
greci nel caso l'astrologia non toccasse troppo le vostre corde...
Ma in caso contrario, spero che chi è del segno della Vergine sia riuscito a rispecchiarsi in questa
leggenda o a vedere una parte di sé stesso nel personaggio di Demetra.
Grazie per la lettura e vi aspetto ad Ottobre, con il prossimo segno: Bilancia! 

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