INSIDE#5
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Nell'articolo di oggi conosceremo di più Aurs, disegnatrice,scrittrice e cosplayer, che ci racconterà un po' di lei, del suo modo di fare arte e dei suoi sketchbook ... vuoi saperne di più? Continua a leggere!
CHI SEI?
Mi chiamo Aurora, ma potete chiamarmi Aury o Aurs se preferite (quello che ormai è anche il mio nome d'arte e la mia firma in tutti i lavori)! Sono una studentessa d'arte autodidatta, ma nel tempo libero mi dedico anche alla scrittura creativa, alla lettura e ad un'altra grandissima passione che è quella del cosplay e alla creazione di oggetti del settore.
QUANDO HAI INIZIATO A DISEGNARE?
Credo di averla sempre avuta dentro: disegno da quando sono nata, non ricordo nemmeno quando io abbia iniziato, ma credo che nasca dal nonno che era un grande pittore napoletano.
QUALI DIFFICOLTÀ HAI AVUTO AGLI INIZI?
Sicuramente l'entrare a contatto con un mondo dove, per farti strada, devi uscire dalla tua "comfort zone" e rassegnarti a nuove abitudini, uno stile di disegno che ti soddisfi, le fatidiche mani che una volta su cento vengono bene ed un portfolio decente sempre pronto all'occorrenza.
QUALI ERANO I TUOI MODELLI?
Sicuramente mio nonno, anche se credo di essermene accorta troppo tardi.
COME TI APPROCCI AL DISEGNO?
Ho sempre pensato che bisognasse disegnare sì col cuore, ma soprattutto con la testa. Quando si disegna con la testa le cose hanno tutt'altro senso, l'anatomia prende forma, la prospettiva è corretta. All'inizio questa cosa non riuscivo a capirla, disegnavo come pareva e piaceva a me senza staccarmi mai dagli errori per semplice abitudine e convenienza... ma quando ho capito che esisteva molto più di questo comfort mi si è aperto un mondo, più complesso ma sicuramente più ricco, che ha contribuito a cambiarmi in meglio anche come persona che prima di arrendersi ci pensa dieci volte.
QUALI SONO OGGI I TUOI MODELLI?
Di modelli odierni mi baso sicuramente su quelli che per me sono pilastri, come Mirka Andolfo, Angela Vianello, Alessandro Barbucci o Barbara Canepa. Ancora Artgerm, Cyarine, Rossdraws e Kuvshinov Ilya.
QUALI PROBLEMI DEVI AFFRONTARE OGGI?
Al momento sono abbastanza "in crisi" con la ricerca di una spinta giusta per la realizzazione di lavori concreti, di quelli che non lasci sepolti in cartella. Capita a tutti un artblock brutto brutto... no?
CHE CONSIGLI DARESTI A CHI VUOLE INIZIARE A DISEGNARE?
Di disegnare tanto. Ho conosciuto molte persone che non nascono con questa passione, che vorrebbero intraprendere questa strada ma rinunciano perché non vedono del talento nella loro persona. Beh, lasciate che vi dica che il talento si crea; anche chi nasce con l'arte, non nascerà mai sapendola già applicare. Bisogna provare, sbagliare, riprovare, sbagliare, sbagliare e finalmente riuscire, in questo come in qualsiasi cosa della vita.
QUALI OBIETTIVI HAI RAGGIUNTO? QUALI SONO QUELLI FUTURI?
Non credo di poter considerare i miei obbiettivi raggiunti in quanto spero di essere in continua ricerca e in continuo apprendimento, infondo è solo l'inizio. Il mio più grande sogno è diventare illustratrice, forse fumettista, forse character designer, chi lo sa, quindi procedo imparando sempre più cose, e sulla base di quello che imparerò, mi prefisserò sempre più obiettivi!
COME CHIUDERESTI QUESTA INTERVISTA?
Sicuramente direi che ora mi sento in colpa perché mi sono ricordata di avere una decina di lavori non conclusi fra cartella del pc e sketchbook... ma vi ringrazio per la carinissima iniziativa, mi sono divertita molto!
Non dimenticarti di seguire Aurs su Instagram: https://www.instagram.com/aurs_artt/
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Nell'articolo di oggi conosceremo di più Aurs, disegnatrice,scrittrice e cosplayer, che ci racconterà un po' di lei, del suo modo di fare arte e dei suoi sketchbook ... vuoi saperne di più? Continua a leggere!

CHI SEI?
Mi chiamo Aurora, ma potete chiamarmi Aury o Aurs se preferite (quello che ormai è anche il mio nome d'arte e la mia firma in tutti i lavori)! Sono una studentessa d'arte autodidatta, ma nel tempo libero mi dedico anche alla scrittura creativa, alla lettura e ad un'altra grandissima passione che è quella del cosplay e alla creazione di oggetti del settore.
QUANDO HAI INIZIATO A DISEGNARE?
Credo di averla sempre avuta dentro: disegno da quando sono nata, non ricordo nemmeno quando io abbia iniziato, ma credo che nasca dal nonno che era un grande pittore napoletano.
QUALI DIFFICOLTÀ HAI AVUTO AGLI INIZI?
Sicuramente l'entrare a contatto con un mondo dove, per farti strada, devi uscire dalla tua "comfort zone" e rassegnarti a nuove abitudini, uno stile di disegno che ti soddisfi, le fatidiche mani che una volta su cento vengono bene ed un portfolio decente sempre pronto all'occorrenza.
QUALI ERANO I TUOI MODELLI?
Sicuramente mio nonno, anche se credo di essermene accorta troppo tardi.
COME TI APPROCCI AL DISEGNO?
Ho sempre pensato che bisognasse disegnare sì col cuore, ma soprattutto con la testa. Quando si disegna con la testa le cose hanno tutt'altro senso, l'anatomia prende forma, la prospettiva è corretta. All'inizio questa cosa non riuscivo a capirla, disegnavo come pareva e piaceva a me senza staccarmi mai dagli errori per semplice abitudine e convenienza... ma quando ho capito che esisteva molto più di questo comfort mi si è aperto un mondo, più complesso ma sicuramente più ricco, che ha contribuito a cambiarmi in meglio anche come persona che prima di arrendersi ci pensa dieci volte.
QUALI SONO OGGI I TUOI MODELLI?
Di modelli odierni mi baso sicuramente su quelli che per me sono pilastri, come Mirka Andolfo, Angela Vianello, Alessandro Barbucci o Barbara Canepa. Ancora Artgerm, Cyarine, Rossdraws e Kuvshinov Ilya.
QUALI PROBLEMI DEVI AFFRONTARE OGGI?
Al momento sono abbastanza "in crisi" con la ricerca di una spinta giusta per la realizzazione di lavori concreti, di quelli che non lasci sepolti in cartella. Capita a tutti un artblock brutto brutto... no?

CHE CONSIGLI DARESTI A CHI VUOLE INIZIARE A DISEGNARE?
Di disegnare tanto. Ho conosciuto molte persone che non nascono con questa passione, che vorrebbero intraprendere questa strada ma rinunciano perché non vedono del talento nella loro persona. Beh, lasciate che vi dica che il talento si crea; anche chi nasce con l'arte, non nascerà mai sapendola già applicare. Bisogna provare, sbagliare, riprovare, sbagliare, sbagliare e finalmente riuscire, in questo come in qualsiasi cosa della vita.
QUALI OBIETTIVI HAI RAGGIUNTO? QUALI SONO QUELLI FUTURI?
Non credo di poter considerare i miei obbiettivi raggiunti in quanto spero di essere in continua ricerca e in continuo apprendimento, infondo è solo l'inizio. Il mio più grande sogno è diventare illustratrice, forse fumettista, forse character designer, chi lo sa, quindi procedo imparando sempre più cose, e sulla base di quello che imparerò, mi prefisserò sempre più obiettivi!
COME CHIUDERESTI QUESTA INTERVISTA?
Sicuramente direi che ora mi sento in colpa perché mi sono ricordata di avere una decina di lavori non conclusi fra cartella del pc e sketchbook... ma vi ringrazio per la carinissima iniziativa, mi sono divertita molto!
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